Fake news e luoghi comuni sul tappo in sughero

Tappo in sughero: sfatiamo le fake news su qualità, sostenibilità e conservazione del vino
13 giugno 2025

Contrariamente a quanto si pensa, il sughero rimane il materiale più usato per i tappi da vino, coprendo oltre il 60% del mercato globale. I tappi a vite e tappi sintetici hanno quote minori, specialmente nei vini di fascia alta, dove il sughero mantiene una forte valenza simbolica e tecnica.

Il sughero è una risorsa rinnovabile

Il sughero è rinnovabile: deriva dalla decortica della quercia da sughero, un processo non invasivo che non richiede l’abbattimento dell’albero. In Portogallo, la decortica è regolamentata per garantire sostenibilità, e molte aziende investono nella riforestazione per aumentare la disponibilità futura.

Il sughero non fa respirare il vino

La credenza che il sughero faccia “respirare” il vino è imprecisa. Il sughero è impermeabile, ma può consentire una minima micro-ossigenazione, utile per l’evoluzione di alcuni vini in bottiglia. Tuttavia, non è il sughero a far “respirare”, ma il complesso equilibrio tra tappo, bottiglia e condizioni di conservazione.

Il sentore di tappo è causato sempre dal sughero

Il famigerato "sentore di tappo" è causato dalla molecola TCA (2,4,6-tricloroanisolo), che può formarsi non solo nel sughero, ma anche in cantine contaminate o materiali lignei. Oggi le tecnologie di controllo qualità permettono di ridurre drasticamente i casi di contaminazione da TCA.

Conclusione

Il tappo in sughero resta la scelta prediletta per chi cerca qualità, sostenibilità e tradizione. Molti dei pregiudizi che lo circondano sono basati su informazioni errate o superate: conoscere i fatti è il primo passo per valorizzare al meglio ogni bottiglia.

Contenuto tratto da WineBlogRoll.com. Tutti i diritti riservati all’autore originale. 

Metti la tua cantina sulla mappa del gusto

Racconta la tua passione, apri le porte della tua cantina: condividi il vino, la terra, la tua storia.
Iscrivi Cantina
tasto iscrivicantina